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BANCO FARMACEUTICO…

…Dal mese di Giugno 2017 la fondazione “De Leo Pacetta ONLUS” è anche BANCO FARMACEUTICO!!!

Il bisogno di farmaci non riguarda piu’ solo immigrati e profughi, ma sempre piu’ persone e famiglie italiane. La povertà sanitaria è una emergenza con la quale siamo costretti a fare i conti quotidianamente.

Attraverso il Banco Farmaceutico che si impegna al recupero dei farmaci validi non scaduti, provenienti dalle aziende farmaceutiche, e anche organizzando la giornata di raccolta del farmaco, insieme alle farmacie che aderiscono all’ iniziativa; i farmaci vengono poi donati a enti o associazioni caritatevoli in modo da essere distribuiti alle persone che non possono permettersi di acquistarli.

Creazione del nostro Canale Web

A partire dal 04 Giugno 2016 la Fondazione insieme al Gruppo di preghiera “Padre Pio”, amplia la sua rete attraverso la creazione di un canale web, sul quale verranno messi a disposizione i propri video, ed in particolare ogni Sabato pomeriggio si potrà assistere in diretta alla recita del “Santo Rosario”. Per seguire le nostre dirette basta collegarsi al sito web: www.fondazionedeleopacettaonlus.com 
oppure collegandosi al canale ufficiale della Fondazione su youtube: https://www.youtube.com/channel/UCQ7DM915PNTGtk9BEzW_BOQ

Incontro Con Il Gruppo di Preghiera ” Padre Pio “

N O T A S T A M P A

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Giornata storica per la città di Stilo! Dopo quasi nove anni il Gruppo di preghiera “Padre Pio”, diretto dal responsabile Luigi Stillitano, ha la sua sede. Oggi pomeriggio, infatti, il sodalizio socio-religioso si è ritrovato nei locali della fondazione “De Leo-Pacetta”, sita in via Tommaso Campanella, a due passi dal meraviglioso centro storico stilese, per il riconoscimento ufficiale della sede del gruppo che si riconduce al “frate delle stimmate”.
Al momento emotivamente coinvolgente e molto cordiale era presente la signora Carmen De Leo, punto di riferimento della sopraccitata fondazione, unitamente ad altri componenti il sodalizio che da anni opera nella “Città del Sole” a favore dei dializzati e delle persone bisognose, con la fruizione, da parte di quest’ultimi, di un banco alimentare che, con regolarità ed in ossequio ai principi fondanti della carità fraterna, è a disposizione di quanti ne fanno richiesta.
Il capogruppo di “San Pio”, Stillitano, ha ringraziato la signora De Leo sottolineando la bontà delle rispettive iniziative che si sposano perfettamente nei loro intenti e nella pratica quotidiana, con l’auspicio che altri e più organici progetti siano realizzati a favore delle fasce più deboli: a tale proposito, a nome dell’assemblea dei soci e del consiglio direttivo, Stillitano ha fatto dono alla signora De Leo del foulard che il gruppo “San Pio” ha voluto per il Giubileo della Misericordia, cui ha partecipato lo scorso 6 febbraio in Vaticano, per l’udienza ufficiale da papa Francesco, essendo che “Padre Pio è stato indicato dal Santo Padre quale luminoso esempio della pietà popolare e della carità umana, in questo riconoscendo il valoroso operato della fondazione De Leo – Pacetta a cui da oggi saremo molto più legati per il bene della Comunità di Stilo”.
Dal canto suo la signora De Leo si è detta molto contenta “per questa giornata molto bella, che mi dà gioia ricordando mia madre, molto devota di Padre Pio, e mio padre che volle fortemente questa fondazione a Stilo, segno del suo amore grande verso questa città, sono stati in tanti ad invitarmi a chiudere questo locale ma i progetti del Signore erano altri, con l’incontro casuale avuto con il signor Stillitano, di cui ho avuto fiducia sin da subito, ed oggi eccoci qua a vivere questa bellissima giornata”.
Ha fatto seguito un breve momento di convivialità, con un ricco buffet preparato con cura e nei dettagli dalla fondazione “De Leo – Pacetta”, che dunque da oggi ospita il gruppo di preghiera di “San Pio” di Stilo, che ha già nella mente e nel cuore, sin dai prossimi giorni, la volontà di tradurre in una splendida i propri progetti, in perfetta sinergia e chiaro spirito di condivisione con la “De Leo – Pacetta”, che con serietà professionale, nobiltà d’animo e profondi contenuti evangelici, ispirati dal “non sappia la tua destra cosa fa la tua sinistra”, rinvigorisce la propria opera a Stilo.

Il Capogruppo L’addetto Stampa
Luigi Stillitano Antonio Baldari

Premiati i vincitori del concorso indetto dalla Fondazione De Leo-Pacetta Onlus

Mar, 02/06/2015 – 12:28

Domenica 31 maggio 2015, a Stilo, nella sede della “Fondazione De Leo-Pacetta ONLUS”, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso “Gioia nella solidarietà per una nuova umanità”, indetto per commemorare il primo anniversario della scomparsa di De Leo Domenico, fondatore e primo presidente della omonima Fondazione.

Obiettivo del concorso, rivolto a tutti gli alunni e gli studenti residenti a Stilo, è stato quello di porre le basi per una cultura della solidarietà tra le giovani generazioni, affinché essi siano  soggetti attivi di una società più autentica,   basata sul bene comune.

La cerimonia si è aperta con il saluto dell’attuale presidente, Carmen De Leo, figlia del fondatore che, dopo aver ringraziato i ragazzi che avevano risposto all’invito, ha sottolineato come sia  precipuo compito della fondazione proseguire nel nobile percorso tracciato da  Domenico De Leo, con attività  per quanti si trovano in condizioni di svantaggio. In particolare, la ONLUS offre  un servizio di trasporto completamente gratuito verso l’ospedale di Locri a diverse persone anche di  comuni  limitrofi che periodicamente devono sottoporsi a dialisi per la loro sopravvivenza.

Il presidente De Leo ha poi evidenziato come gli elaborati presentati, tutti sotto forma di disegni,  siano  stati significativi e abbiano denotato  sensibilità verso la tematica; inevitabilmente, trattandosi di un concorso, la giuria ne ha dovuti scegliere tre, ma  tutti i partecipanti riceveranno, comunque, un riconoscimento per la loro partecipazione. Ha, quindi, presentato e ringraziato la giuria, composta da Mirella Pacifico docente formatore e componente di diverse commissioni del MIUR;   Lucia Commisso artista poliedrica ed esperta d’arte ed Elton Muca che è anche socio Consigliere della fondazione

È poi intervenuta la prof.ssa Pacifico, che ha tracciato un profilo della figura di Domenico De Leo, soffermandosi sui tratti più salienti della sua personalità, caratterizzata da una grande passione per il suo lavoro di commerciante di biancheria e, contemporaneamente, da una altrettanta passione e rispetto per la persona. E’ importante che le giovani generazioni crescano con la consapevolezza che niente di ciò che succede all’altro debba essere sentito come estraneo e che, in un mondo dove sembra che tutto appartenga a tutti, in realtà tanti drammi, collettivi o individuali, si consumano nell’indifferenza generale. Ha poi raccomandato ai ragazzi di coltivare le proprie inclinazioni e di non sottovalutare mai le proprie potenzialità.

Si è, quindi, entrati nel vivo della premiazione. Domenico e Annachiara De Leo, nipoti del fondatore, hanno consegnato a tutti i partecipanti al concorso una medaglia ricordo e una cartella contenente materiale scolastico. Successivamente, la dott.ssa Lucia Commisso ha illustrato le motivazioni che hanno determinato la scelta dei tre disegni vincitori: aderenza al tema della solidarietà; originalità sia nell’ispirazione del  soggetto che nella sua realizzazione;  efficacia nella comunicazione del messaggio. I lavori premiati sono stati realizzati tutti da alunni frequentanti la scuola primaria, precisamente: Vittoria Lioi classe III, Alexia Gallo classe III e Rebecca Fiorenza classe IV.  Il dott. Elton Muca ha consegnato a ciascuno di loro una busta contenente la somma di  € 200,00 quale piccolo contributo per le spese sostenute per lo studio.

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Gioia nella solidarietà per una nuova umanità

Domenica 31 Maggio 2015 alle ore 11,30, nella sede della Fondazione “De Leo – Pacetta ” ONLUS, per commemorare il primo anno della scomparsa del suo fondatore, Domenico De Leo, avverrà la premiazione di tutti coloro che hanno partecipato alla prima edizione del concorso “Gioia nella solidarietà per una nuova umanità”. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato.

Gioia nella solidarietà per una nuova umanità

 

Premessa

La “Fondazione De Leo Pacetta ONLUS”, fedele alla memoria e allo stile di vita del suo fondatore, Domenico De Leo, opera nel territorio di Stilo e dintorni con attività  per quanti si trovano in condizioni di svantaggio. In particolare, offre un servizio di trasporto completamente gratuito verso l’ospedale di Locri   a diverse persone  che periodicamente devono sottoporsi a dialisi per la loro sopravvivenza.

I tratti che hanno contraddistinto la personalità di Domenico De Leo possono essere sintetizzati in una frase:  “Passione nel fare, gioia nel donare”. Seguendo il suo esempio, la Fondazione agisce con la consapevolezza che la condivisione  e la solidarietà   siano i valori fondanti che devono guidare le azioni di ogni persona, affinché nessuno si senta solo a fronteggiare le difficoltà  della vita e tutti ci sentiamo parte di quella  grande famiglia che è l’umanità.

 

ART.1

Finalità

Nel primo anniversario della scomparsa del suo fondatore, la Fondazione “De Leo Pacetta ONLUS” indice la prima edizione del  concorso “Gioia nella solidarietà per una nuova umanità”.

Obiettivo  del concorso è diffondere una cultura della solidarietà tra le giovani generazioni, affinché esse  riflettano sull’importanza di  valori  senza tempo, oggi spesso dimenticati o trascurati, quali la fraternità,  l’accoglienza, la condivisione,  l’aiuto reciproco e  gratuito,  per  essere  cittadini consapevoli,  responsabili e soggetti attivi di una società più autentica,   basata sul bene comune.

I temi che possono essere trattati spaziano dalla solidarietà verso le povertà più evidenti, ad es.  immigrati,  emarginati,  poveri,  sofferenti,  a quella verso le “povertà morali”, meno evidenti ma ugualmente sofferte, es. anziani lasciati soli.

 

 

ART.2

Destinatari

Il concorso è rivolto a tutti gli alunni e gli studenti che sono residenti  a Stilo e che  frequentano la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado (scuola media) e gli istituti superiori, indipendentemente da dove si trovi la scuola che frequentano.

 

ART.3

 Modalità di partecipazione

Gli alunni e gli studenti che  intendono partecipare  dovranno  realizzare un elaborato,  che può essere un racconto, o una poesia, o un disegno, oppure un manifesto, o un progetto.

 

ART. 4 

Modalità di partecipazione  e scadenza

Il termine ultimo per la presentazione dei lavori è il   5  maggio 2015. 

Gli elaborati possono essere inviati o consegnati a mano, al seguente indirizzo:   Fondazione De Leo-Pacetta Onlus”, via T. Campanella n. 26, Stilo (RC);  oppure inviati per posta elettronica all’indirizzo email:    info@fondazionedeleopacettaonlus.it

Insieme all’elaborato, i partecipanti dovranno compilare una scheda dove indicheranno:  nome e cognome; luogo e data di nascita; luogo e indirizzo di residenza; recapito telefonico; classe e scuola che si frequenta.

La compilazione della scheda di adesione presuppone l’autorizzazione al trattamento dei dati personali per fini collegati al concorso secondo la normativa vigente (articoli 13 e 23 del D.Lgs. 196/2003).

 

ART. 5

Commissione giudicatrice

Al fine di selezionare e valutare i lavori prodotti dagli alunni e studenti  partecipanti al concorso, verrà costituita presso una  apposita commissione  composta da rappresentanti della Fondazione, docenti e personalità impegnate nel sociale.

 

 

 

ART.6

Valutazione e premiazione

La commissione valuterà i lavori prodotti dalle classi partecipanti secondo i seguenti parametri:

  • Coerenza della proposta con le finalità espresse;
  • Creatività ed originalità dell’elaborato;
  • Significatività del contenuto ed efficacia nella comunicazione;

Tra tutti gli elaborati inviati in tempo utile la giuria stilerà, a proprio insindacabile giudizio, una graduatoria per ogni ordine e grado di scuola a cui appartengono i partecipanti.

Gli elaborati che verranno scelti e dichiarati vincitori, uno per ogni ordine e grado di scuola, riceveranno quale premio un   contributo di:

  • 200,00 se il vincitore frequenta la scuola primaria;
  • 300,00 se il vincitore frequenta la scuola secondaria di primo grado;
  • 400,00 se il vincitore frequenta la scuola secondaria superiore.

I premi vogliono  rappresentare un contributo per le spese sostenute per lo studio.

A tutti  gli altri partecipanti, oltre ad una medaglia ricordo,  verranno consegnati kit contenenti materiale scolastico.

 

 

 

 

Per ulteriori  informazioni  contattare:

Fondazione “De Leo-Pacetta Onlus”

Tel. 0964 775602  –  3298349668

info@fondazionedeleopacettaonlus.it

 

 

 Nei giorni scorsi è stato dato l’ultimo saluto a Domenico De Leo, residente a Cosenza ma originario di Siderno, località che aveva lasciato nei primi anni settanta, per dare un respiro più ampio alla sua attività di commerciante all’ingrosso di biancheria.

Era appena quattordicenne  quando,  nel 1938,  con appena 140 lire  di merce inizia la sua avventura nel mondo del lavoro, manifestando da subito la sua grande passione per quanto stava facendo. Una passione autentica, sempre in crescendo, sostenuta da un autentico spirito imprenditoriale e  da uno spiccato senso pioneristico, che si è tradotta negli oltre 75 anni di storia della Ditta “De Leo Domenico”.

Gli inizi non sono stati certamente facili, ma il coraggio e la determinazione di questo giovane

ambulante, munito di una bicicletta che,   pedalando senza sosta, gira  il suo paese per  vendere qualcosa, hanno la meglio. Ed ecco che nell’ agosto del 1941 può finalmente permettersi un abbonamento con il treno, per  uscire da schemi troppo ristretti e assecondare la sua voglia di progresso.

Nel 1948, con alcuni suoi cugini, apre un negozio a Siderno; ma nel 1950 decide di aprire un negozio tutto suo e sceglie come paese Stilo, che già aveva avuto modo di conoscere quando girava come ambulante.

Lì incontra la donna della sua vita, Alfonsina Pacetta. Una donna straordinaria per bontà e umanità, che ha sempre seguito il marito, non facendogli mai mancare il suo appoggio in tutte le iniziative che egli ha intrapreso.

Se, come si dice, dietro a un grande uomo  c’è sempre una grande donna, questo è quanto mai vero per Domenico De Leo. Sicuramente sua moglie ha giocato un ruolo molto importante  nel far sì che egli potesse concretizzare le sue inclinazioni, professionali e umane,  ed essere il signore con la “S” maiuscola, che tutti ricordano.

I due vanno a vivere a Bivongi, dove  trasferiscono anche il negozio. Ma nel 1955 egli  ritorna a Siderno.

Il negozio,   gestito in maniera amabile anche dalla moglie,  diventa sempre più  grande e la clientela più numerosa. Inizia, quindi, l’attività di grossista.  Negli  anni ’60 , con un suo collaboratore si sposta anche nella provincie di Catanzaro e Cosenza iniziando a vendere ai dettaglianti.

Poteva ritenersi soddisfatto perché l’attività  andava bene e la sua posizione era già abbastanza agiata. E invece no, perché la persona intelligente sa che, se possibile, bisogna fare e dare sempre di più. E lui, dimostrando una grande lungimiranza, nel 1968,  cede  la sua avviata attività al cognato Antonio Commisso e, senza esitazioni,  lascia Siderno  e si trasferisce a Cosenza, dapprima,  e a Rende , poi,  ripartendo quindi   daccapo  in  una città e in  un ambiente completamente nuovi.

Anche a Cosenza   il suo impegno e la sua dedizione nel lavoro vengono premiati. Diventa  un  punto di riferimento importante per i commercianti a dettaglio della regione,    un grossista stimato, apprezzato da agenti di commercio, industriali e colleghi per la sua onestà, la sua gentilezza, la sua signorilità.

A coronamento di questa sua dedizione e impegno nel lavoro,  arriva nel 2012  il titolo di Maestro del Lavoro, insignito dalla Confesercenti di  Cosenza.

Egli ha curato i suoi affari fino agli ultimi giorni della sua vita; lasciava il negozio solo le ore necessarie a sottoporsi al trattamento di dialisi. Ciò testimonia anche il grande coraggio di quest’uomo che, come un guerriero indomito, non si lasciava intimorire dalle prove della vita, ma si piegava solo per poco, riemergendo subito, più combattivo di prima.

Una personalità  forte, di rara bellezza, autentica che, come una medaglia preziosa,  si componeva di due facce diverse ma, allo stesso tempo, identiche:  lucidità e  passione per il lavoro, lucidità e passione per  l’uomo.

 

E da qui  la sua grandezza: aver capito che non bisogna essere schiavi del denaro, ma rendere il denaro  “schiavo” dell’uomo, usarlo per  se stesso sì,  per  condurre una vita più agiata, ma anche per far stare bene gli altri, incrociando i loro bisogni  e  aiutandoli ogni qualvolta è stato ed è possibile.

La persona, prima di tutto. E, quindi,  rispetto e amore verso gli altri, siano essi i dipendenti, i clienti, i familiari, gli amici  o il prossimo sconosciuto. Rispetto  non formale ma derivante dalla sincerità dei sentimenti.

Discreto, egli ha  vissuto i rapporti umani sempre in punta di piedi, con signorilità, preoccupandosi   di non dare fastidio a nessuno;   con costanza e affidabilità;  scevro da ogni opportunismo; sempre presente, nelle occasioni liete  e in quelle meno liete,  e non per formalismo ma perché aveva  fatto propria  quella bella frase di John Donne che dice “nessun uomo è un’isola. Non chiederti mai per chi suona la campana: essa suona anche per te”.

Poi, altruismo, generosità, dare senza sapere di ricevere. Ha  fatto tanto per tanti; non ha mai negato il suo aiuto a nessuno; ha dato senza mai vantarsi, in silenzio; ha usato per il bene comune i doni che aveva ricevuto.

Ultimo tassello di questo mosaico che esprime  la  personalità di Domenico De Leo, è la Fondazione “De Leo – Pacetta” da lui fortemente voluta per la popolazione di Stilo, in memoria della moglie, inaugurata il 16 dicembre 2012. In realtà egli ha sempre dichiarato che anche se  con il corpo viveva  a Cosenza il suo cuore è sempre rimasto nel reggino. Un attaccamento alla terra di origine  che non è  provincialismo, ma affetto di chi sa che il cuore ha il primo posto nella vita. La mentalità deve essere aperta, tollerante, cosmopolita,  perché siamo cittadini del mondo, ma l’azione deve essere locale e le radici, la memoria storica sempre vivi,  per  dire al mondo chi si è e da dove si viene.

Nella città di Tommaso Campanella la  Fondazione “De Leo-Pacetta” fornisce   un servizio rivolto alla cura e l’assistenza delle persone più bisognose, in particolare degli anziani e di coloro che devono sottoporsi a dialisi negli ospedali della ziona.

 

Questa sensibilità verso il prossimo non era soltanto filantropia, ma anche consapevolezza che c’è qualcuno di superiore a tutto a cui rendere conto e che “passa la scena di questo mondo”.

I suoi erano  sentimenti puri.  Nonostante gli anni  ha saputo conservare la purezza di un bambino,  nel cuore e nella mente. Capace di stupirsi, di meravigliarsi davanti alle cose nuove che si presentavano ai suoi occhi, possedeva  quella che S. Agostino chiama,  “…la gioia ignorata dagli empi, ma che tu Signore dai a chi ti serve generosamente”. In realtà, nel servire gli altri, ha saputo servire  il Signore generosamente.

Con la sua passione nel fare, e la altrettanto gioia nel donare può essere considerato un esempio perfetto  di come  realizzare  pienamente il disegno   di Dio sull’uomo.

Egli  è certamente  un modello da imitare, un modello per i nostri giovani, spesso smarriti, alla ricerca di emozioni forti per superare il vuoto che  avvertono fuori e dentro di loro. Un modello di come la grandezza non sia nell’avere ma nell’essere. Nell’essere il custode, il testimone e l’espressione di valori e modi di essere autentici; il guardiano di doni ricevuti e che bisogna far fruttare al meglio, per il bene di tutti.

 

L’eredità che lascia è impegnativa.  Sicuramente i due figli, Carmen e Giuseppe, con i rispettivi consorti e i nipoti tutti sapranno rendere onore alla sua memoria, alla memoria di un uomo che ha percorso un cammino lungo e faticoso, quale è la vita, non nelle tenebre,  ma nel chiaro di una   luminosa e illuminante interiorità,  in pace con gli altri,  che ha fino in fondo adempiuto al suo dovere di uomo e che ora, addormentandosi per sempre, con la  bellezza della sua anima  nella quale risiede il grande valore della sua umanità,  può andare tranquillo incontro a Colui che è tutto luce e godere della Sua gloria.